Saturday 12 April 2014

Una breve passeggiata e la quarta baby-quercia è stata scoperta in un angolo vicino ai susini selvatici.
Questi giorni non si fa altro che scoprire le nuove pianticelle di alberi autoctoni nati spontanei dai semi del nostro acero-madre e di semi portati dal vento, che di quercie nella zona dei campi brulli non c'è ombra ... è il caso di dirlo! 

Eccovi anche le foto degli acerini trovati qualche giorno fa e messi nei vasi al riparo,  in attesa di essere trapiantati nei posti indicati dal landscaping plan. 


Sì perché gli alberi non si possono piantare dove capita, perché non è così semplice spostarli dopo. Bisogna calcolare l'ampiezza della chioma, l'ombra dove ricade a tutte le ore del giorno, la vicinanza con altre specie incompatabili ... insomma è bene pensarci prima di metterli a dimora. 





Le foto mostrano i piccoli acerini, nati quest'inverno. Gli Aceri crescono molto in fretta. In due anni raggiungo i tre metri di altezza. 



Come si può vedere questo acero di 3 anni ha superato la betulla piantata circa 6 anni fa, ma anche se quest'estate non avremo ancora l'ombra desiderata, avendo 6 aceri di 2/3 metri e altri 6 da far crescere per l'anno prossimo, possiamo dire che stiamo modificando il microclima di questo campo - che prima era assolato e afoso - e ora è un bel parco ventilato e fresco con tanto ossigeno.  


Dobbiamo ora cominciare a pensare di mettere altre specie di alberi, albustri e cespugli.  
Ecco qui l'elenco delle specie consigliate dai tecnici del
vivaio: 

- altri tipi di aceri, che ve ne sono oltre 150 di tutti i colori !!! 

Poi Frassino, Leccio, Pioppo bianco, Pioppo nero, Sorbo, Tiglio, Carpino, Albero di Giuda, Castagno, Platano, Robinia, Salici, Pioppo, Ontano, Noce, Nocciolo e arbusti come la Sanguinella che cresce già abbondante davanti alla casina rurale e che stiamo ripiantandone le talee ogni autunno per fare una barriera naturale intorno al parco, insieme ai rovi che ci danno delle deliziose more selvatiche dolcissime!

Lungo il perimetro del parco inoltre si sta propagando anche la vite canadese e la vite da uva fragolina (ultimo ceppo rimasto di una coltura precedente), oltre alle molte specie di edere.
Per cui, rispetto ai campi coltivati vicini, siamo protetti da una vegetazione abbastanza tenace da respingere eventuali erogazioni di diserbanti e fertilizzanti, che si spera siano ormai fuori legge!


E siccome siamo ecologisti e ci teniamo a promuovere il rispetto per l'ambiente, segnaliamo qui un link molto interessante per chi volesse approfondire : 
http://www.crestsnc.it/divulgazione/media/chiave.pdf

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